Il Canavese
ERRATICO gravel è Canavese.
Quando abbiamo deciso di organizzare questo evento gravel è stato naturale “pensarlo” qui, in Canavese, in quel corridoio di terra tanto strategico, situato fra Torino, le Alpi nord occidentali, la Valle D’Aosta e la pianura Padana che si stende verso est.
Strategico perché chi lo controllava aveva il controllo dei passi alpini e dei traffici che da li venivano smistati. Non è un caso che grandi condottieri come Annibale, Federico Barbarossa, Napoleone siano transitati da qui.
Storia
Un territorio ricco di storia: terra dei Salassi – antica popolazione di origine celtica – poi conquistati dai Romani. Poi abitata dai Longobardi, a cui successe la Marca d’Ivrea, che vide l’incoronazione di Arduino, primo re d’Italia (1002).
Il toponimo che oggi designa la regione appare per la prima volta in un diploma del 951 col quale Berengario II e suo figlio Adalberto concedono alle monache di S.Maria in Pavia “curtem Canavese cum castro quod dicit Riparupta cum omni sua pertinentia“, e deriva da una piccola curtis sita nei pressi di Cuorgnè, Canava appunto.
il Medioevo
Il Canavese (e la battaglia Caluso) è anche citato anche da Dante (Canto VII del Purgatorio), perchè coinvolto nella disputa fra Guelfi e Ghibellini.
E’ in questo periodo (XII ed il XV secolo) che il territorio Canavesano si costella di castelli e fortificazioni – i cosiddetti “ricetti” – strutture volute non solo dai signorotti locali per dominare i propri possedimenti ma anche il risultato dell’attività di abitanti dei borghi rurali, con lo scopo di mettere al sicuro i raccolti e di proteggere gli abitanti del contado circostante in caso di attacchi o razzie da parte di eventuali invasori.
Epoca moderna
Gran parte della storia moderna e contemporanea è legata alle sorti dei Savoia, che portarono stabilità politica, che a sua volta promosse una discreta crescita economica. Questa favorì la costruzioni di castelli e monasteri, edificati a partire dal XV secolo.
Nel XVI il Canavese cadde di nuovo sotto dominio francese, poi spagnolo, poi di nuovo sabaudo fino a fine ‘700, quando finì nuovamente sotto il controllo della francese (prima Repubblica Giacobina e poi Bonapartista).
Negli ultimi 2 secoli la storia del Canavese coincide con la storia del Risorgimento e dell’Italia prima, e con la nascita (e declino) della Società Olivetti poi.
Geografia. I massi erratici.
ERRATICI sono i massi.
Tanti, disseminati a centinaia in Canavese e “abbandonati” in pianure e foreste quando il ghiacciaio Balteo, durante l’ultima glaciazione (Pleistocene, 1,65 milioni e 10.000 anni or sono), si è prima espanso dall’attuale Valle D’Aosta verso la Pianura Padana, per poi ritirarsi e lasciare la sua “impronta”, un verde cratere di 500km quadrati, denominato “Anfiteatro Morenico di Ivrea“.
Molti di questi massi sono visibili nelle vicinanze della Morena Ivrea e della Morena ovest, fra Vialfrè, Bairo e Torre Canavese.
La Morena
La morena e’ una particolare forma di accumulo di sedimenti, costituiti di detriti rocciosi trasportati a valle o ai bordi dal lento e incessante moto di scivolamento, per gravità, di un ghiacciaio.
La Serra di Ivrea, con la sua lunga e piatta cresta (ben 25km!), è una delle più imponenti morene esistenti in Europa, e costituisce l’estremità orientale (perciò detta “morena laterale”) dell’anfiteatro morenico prodotto dal ghiacciaio Balteo.
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